
Cari compagni,
richiamo la vostra attenzione sul calo di attività di questo blog. Ma la questione di Gaza mi ha gelato il sangue nelle vene. Impegnato nel prescolastico da molti anni, ho subito un vero trauma nel constatare quale livello di disvalore abbia raggiunto l'infanzia nei piani e nelle strategie della politica postglobale.
Mentre si lotta contro le piaghe più crudeli che l'umanità abbia mai inflitto ai propri figli, nati nel terzo millenio, la civiltà più raffinata e avanzata della nostra storia, il Popolo Eletto, massacra bambini in diretta tv. Se esisteva una scala dei disvalori dell'infanzia, questa piaga vi si pone certamente in alto e oscura gli orrori sui quali erano puntati i fari della nostra indignazione. L'infanticidio, morale e fisico, è diventato il marchio di Caino della nostra civiltà postglobale. E il problema è "politico".
Questa è la ragione che ha raggelato il mio slancio politico, la constatazione che all'estremo della catena di montaggio alla quale lavoro risulta questo orrore nel quale vive gran parte dell'infanzia e che l'offende tutta. Come si può accettare che si sia versato "piombo fuso" sull'infanzia pretestando ragioni geopolitiche e storiche che mai potranno giustificare l'orrore offerto agli occhi del mondo ? I "martiri" dell'infanzia non hanno nazionalità, il sangue degli uni non può essere versato sugli altri; l'infanzia è una e senza voce, i bambini hanno una sola attesa : che si mantenga la promessa di vita che gli è stata fatta mettendoli al mondo.
Vi sono principi e valori che nessuna forma di politica può asservire ai propri scopi; il rispetto dell'infanzia è indiscutibilmente il primo tra tutti ! Perchè la mia militanza recuperi il necessario livello di dignità che la fonda, devo liberarmi del malessere profondo che la "politica" ha inflitto alla mia coscenza di militante. Non c'è più continente che non conosca la piaga del disprezzo profondo dell'infanzia. Un vaso di pandora di cui Gaza è il coperchio appena sollevato. La goccia che ha fatto traboccare un mare d'indegnità appena contenuto.
Fraterni saluti
Gioacchino Di Bernardo
mais quel hazard :
RispondiEliminaBruxelles, strage in un asilo nido
uccisi due bimbi e un adulto
Bruxelles, strage in un asilo nido uccisi due bimbi e un adulto
L'asilo dove è avvenuta l'aggressione
BRUXELLES - Orrore in un asilo nido alle porte di Bruxelles. Un uomo armato di coltello ha fatto irruzione in un edificio uccidendo un bambino e un adulto a Sint-Gillis Derdermonde, cittadina fiamminga a 20 chilometri a nord della capitale. Un secondo bambino, rimasto gravemente ferito, è morto poco dopo in ospedale. Altri undici bambini e due adulti sono rimasti feriti di cui "alcuni in modo grave" ha riferito il procuratore Christian Du Four. Il pluriomicida, che secondo informazioni non confermate era ricoverato in un vicino centro di malattie mentali, è stato fermato nelle vicinanze da una pattuglia della polizia.
L'aggressione è avvenuta verso le dieci del mattino. Secondo la ricostruzione fornita dal procuratore Du Four l'autore del folle gesto si sarebbe presentato alla scuola (il cui portone era aperto) con il viso dipinto di bianco e gli occhi cerchiati in nero chiedendo a un addetto alla cucina dove erano ospitati i piccoli. L'uomo si è quindi recato nel locale dove si trovavano 18 bambini - tutti in un'età compresa da pochi mesi a tre anni - e sei adulti, ha tirato fuori il coltello e ha colpito a caso piccoli e adulti.
Il bilancio ufficiale parla di tre vittime, una donna e due bambini. In precedenza, le prime notizie rimbalzate dai media parlavano di tre bimbi e due adulti morti. I feriti potrebbero essere "dieci, 15, 20, non lo so", ha detto il responsabile dei soccorsi Peter Cleymans, direttore del Dendermonde Ambulance Centre.
L'uomo è stato arrestato poco lontano dall'asilo nido "De Rakkertjes" a Saint-Gilles-lez-Termonde (Sint-Gillis-bij-Dendermonde). Si stava allontanando con calma a bordo della stessa bicicletta con cui era arrivato all'istituto. Le ambulanze hanno fatto la spola no stop tra l'asilo e l'ospedale. Il ministro degli Interni belga, Guido De Padt, si è recato sul posto. Il sindaco, Piet Buys, ha detto che le vittime sono "in stato di choc e hanno bisogno di assistenza psicologica". (23 gennaio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/norvegia-scuola/belgio-asilo/belgio-asilo.html