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venerdì 8 aprile 2011

Luca Cefisi - Immigrati, l’ultimo disastro del governo


Una gestione fallimentare della crisi
Silvio Berlusconi ha descritto in modo melenso e retorico l’arrivo dei migranti dal Nord Africa, lo “tsunami umano”. Un’esagerazione per nascondere la brutta figura del suo governo, purtroppo con la complicità di gran parte del mondo politico e soprattutto di quello dell’informazione, che hanno tratteggiato a tinte fosche le vicende di questi giorni, parlando di invasione, di flusso incontrollato di clandestini, di migranti “in fuga” dai centri d’accoglienza. di polemiche per il “peso” dell’accoglienza da ripartire tra le regioni, dopo che l’unico “peso” è stato imposto all’isoletta di Lampedusa.
I lettori del nostro Avanti! della domenica possono però fare un poco di conti: l’afflusso di migranti attraverso il Canale di Sicilia negli ultimi tre mesi sarebbe di circa 22mila persone. Di questi, come ammesso dallo stesso Maroni in un’intervista, una parte sono profughi che non si possono assolutamente rimandare indietro, specialmente africani che passano per la Libia. Si tratta di accoglierli, allora. Ebbene, se prendiamo, per esempio, i dati 2009, scopriamo che le domande di asilo presentate in Italia sono state poco più di 17.000, a fronte delle oltre 40.000 della Francia, delle 27.000 della Germania, delle 24.000 della Svezia o delle 17.000 del piccolo Belgio.
Nel 2010 c’è stato un abbattimento del numero delle richieste in Italia, con soddisfazione del governo che rilevava il “successo” degli accordi con la Libia, ma molto meno nostra, perché sapevamo che la ragione era che le autorità libiche avevano bloccato i flussi con mezzi autoritari e brutali, e i respingimenti in mare non distinguevano tra migranti e profughi, come denunciato, senza successo, dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

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