Di ritorno dal congresso del PES a Bruxelles, gli esiti si possono così riassumere: una importante risoluzione politica, che prefigura il programma elettorale per le europee; la presidenza al giovane leader bulgaro Staniscev, e una presidenza più forte, rappresentativa e organizzata, proseguendo il processo "graduale" di transizione verso un vero partito politico europeo; per l'Italia, un dato positivo, una discussione politica reale sulla situazione italiana, che ha portato a individuare Bersani come il candidato premier che possa guidare una coalizione progressista coerente anche con i programmi del PES (cosa che non si può dire, per esempio, di Renzi); e un dato a mio avviso negativo, la reiterata incapacità del PD di aderire al PES direttamente e formalmente, pur partecipando ai suoi l
avori e senz'altro riconoscendolo come un punto di riferimento in Europa. Sul web è invece scoppiata una curiosa polemica virtuale, per un problema statuario nell'attribuzione delle schede di votazione alla nostra delegazione, di nessun reale significato politico (se non per evidenziare che siamo un partito ricco d'idee ma poverissimo di mezzi finanziari, cosa che pare stupire Repubblica.it, ma che tutti sapevamo). Il PSI a seguito delle votazioni congressuali è normalmente rientrato a riprendere il suo posto nella presidenza del PES, nel vertice dei Leader, nelle commissioni di lavoro, e quindi la polemica virtuale, direi proprio, dovrebbe finire qui. Di seguito, la link al programma del PES: di questo sì, che si dovrebbe discutere...
Di ritorno dal congresso del PES a Bruxelles, gli esiti si possono così riassumere: una importante risoluzione politica, che prefigura il programma elettorale per le europee; la presidenza al giovane leader bulgaro Staniscev, e una presidenza più forte, rappresentativa e organizzata, proseguendo il processo "graduale" di transizione verso un vero partito politico europeo; per l'Italia, un dato positivo, una discussione politica reale sulla situazione italiana, che ha portato a individuare Bersani come il candidato premier che possa guidare una coalizione progressista coerente anche con i programmi del PES (cosa che non si può dire, per esempio, di Renzi); e un dato a mio avviso negativo, la reiterata incapacità del PD di aderire al PES direttamente e formalmente, pur partecipando ai suoi l
avori e senz'altro riconoscendolo come un punto di riferimento in Europa. Sul web è invece scoppiata una curiosa polemica virtuale, per un problema statuario nell'attribuzione delle schede di votazione alla nostra delegazione, di nessun reale significato politico (se non per evidenziare che siamo un partito ricco d'idee ma poverissimo di mezzi finanziari, cosa che pare stupire Repubblica.it, ma che tutti sapevamo). Il PSI a seguito delle votazioni congressuali è normalmente rientrato a riprendere il suo posto nella presidenza del PES, nel vertice dei Leader, nelle commissioni di lavoro, e quindi la polemica virtuale, direi proprio, dovrebbe finire qui. Di seguito, la link al programma del PES: di questo sì, che si dovrebbe discutere...

PES Congress adopts wide-ranging resolution to tackle the crisis: “Together for the Europe we need”.
www.pes.eu
The Party of European Socialists (PES) Congress in Brussels concluded today with the unanimous adoption of the general resolution, titled “Together for the Europe we need”.
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