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sabato 26 settembre 2009

Primo piano : Dibattito a Firenze con Enrico Morando

NENCINI: PERSI VENT’ANNI PER LA COSTRUZIONE DI UN GRANDE PARTITO RIFORMISTA

25/09/2009 -

«Più che alla Dc, credo che i riformisti di oggi dovrebbero guardare alle grandi battaglie socialiste e laiche sui diritti e sulla laicità dello Stato. Quel patrimonio politico e culturale c’è ancora ed appartiene alla storia della sinistra italiana più progressista e innovatrice, quella stessa sinistra che rimase sempre minoritaria e schiacciata dal cuneo conservatore Pci-Dc».
Lo dice Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista, anticipando i temi del dibattito organizzato per questa sera a Firenze (ore 21, sala Leopoldine piazza Tasso) dal titolo “Riformisti? Se ci siamo battiamo un colpo”, al quale parteciperà anche Enrico Morando della segreteria nazionale del Pd.
«Abbiamo perso vent’anni per strada – conclude Nencini - e ce lo ha rivelato Massimo D’Alema quando ha affermato che si sarebbe alleato con il Psi di Craxi; adesso è evidente che si deve ripartire da lì, da quell’occasione mancata di unire le migliori tradizioni del riformismo italiano. Domandiamoci però che cosa sarebbe stata l’Italia di adesso se avesse avuto, come avviene in tutta Europa, un grande partito socialdemocratico».

PD: NENCINI, D’ALEMA SOGNA L'ITALIA DI PEPPONE E DON CAMILLO

25/09/2009 -

E’ sconcertante apprendere che per Massimo D’Alema, il Pd deve riferirsi alla ‘migliore tradizione democristiana in materia di difesa della laicita' della politica e dello Stato’”.
E’ quanto afferma il segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini.
“L’ex segretario dei Ds – prosegue il leader socialista - evidentemente immagina un’Italia di Peppone e Don Camillo, con un Pd cattocomunista praticante, per tornare a Palazzo Chigi, ma così fa apparire persino il presidente della Camera, Gianfranco Fini, un leader desiderabile per il centrosinistra. Certo a confronto del partito di Berlusconi, anche la Dc di Moro, Fanfani e Andreotti, appare laicista. Però, se la memoria non ci inganna, quella Dc ritardò in ogni modo la laicizzazione dell’Italia. Dalle gemelle Kessler in calzamaglia pesante per la Tv fino alle battaglie sul divorzio e aborto, fu tutto un vietare e un accondiscendere ai voleri del Vaticano. Il fatto è che il Pci di D’Alema era anche peggio. Anche per questo – conclude Nencini - dedichiamo il dibattito di questa sera nell’ambito della manifestazione ‘'Can We? I socialisti e riformisti a Firenze e in Toscana’, alla ‘Notte dei Ricercatori’, l’evento europeo dedicato alla ricerca scientifica e alla figura del ricercatore, perché la scienza è per sua natura laica”.

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