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mercoledì 7 ottobre 2009

Viaggetto da Atene a Roma senza pretese retoriche


Ad Atene il presidente dell'Internazionale Socialista, Georges Papandreu, ha vinto nettamente le elezioni anticipate, conquistando la maggioranza assoluta dei seggi. Questo avviene a una settimana dalla vittoria del premier socialista portoghese José Sócrates. Per molti commentatori queste sono notizie di terzo piano. Ma secondo noi sbagliano. Ed ecco perché.

di Andrea Ermano

Gli avversari del socialismo in Italia ripetono in questi giorni che con la débacle della SPD si chiude "l'era socialdemocratica", definitivamente, irrevocabilmente. Forse perciò è stata considerata per lo più irrilevante, una settimana fa, la vittoria del premier socialista portoghese José Sócrates.

Ieri, però, Georges Papandreu (per inciso, presidente dell'Internazionale Socialista) ha vinto nettamente le elezioni in Grecia, conquistando al suo PASOK la maggioranza assoluta dei seggi nel nobile parlamento in Atene. Notizia anch'essa secondaria, ribatteranno i nostri avversari, perché il dato determinante resta la crisi della SPD in Germania.

Orbene, in Germania, un notevole passo in avanti, l'hanno realizzato i liberali di Guido Westerwelle, esponente del popolo omosessuale ed ora probabile ministro degli Esteri tedesco. Ma nella cattolicissima Baviera le cose non sono andate bene per i cristiano-sociali. Quindi, nella nuova maggioranza tedesca, si può anzitutto parlare di uno spostamento del baricentro, da posizioni prima un po' più tradizionaliste a posizioni ora un po' più libertarie. continua >>

fonte : http://www.avvenirelavoratori.eu/

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