
Certamente le ultime notizie dal Medio Oriente possono lasciare sorpresi e confusi anche coloro che pure seguono con attenzione quotidiani e telegiornali. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha infatti chiesto ai palestinesi che riconoscano la “ebraicità” dello stato di Israele. Ma come, si dirà, i palestinesi, con Arafat, non avevano già riconosciuto Israele sin dal 1993, quando si avviò il famoso e travagliato processo di pace, che portò, tra l’altro, al ritiro israeliano da una parte dei territori occupati ed alla costituzione di una “Autorità nazionale palestinese”, oggi presieduta da Abu Mazen? E non è forse ovvio il carattere ebraico di Israele?
Eppure, una vibrante critica al governo israeliano è subito arrivata dalla Chiesa cattolica, che proprio in questi giorni ha tenuto in Vaticano un Sinodo straordinario sul Medio Oriente. Il problema dell’ebraicità dello stato israeliano è infatti una novità, e prima ancora che le relazioni con i palestinesi, mette in gioco la natura della democrazia israeliana. continua >>
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