
Così Luca Cefisi, della segreteria nazionale del PSI.
“E' ben più probabile che si tratti di un equivoco, di una vendetta o di un ricatto. Appare infatti davvero improbabile che tre professionisti di una seria e rispettata organizzazione umanitaria si dedichino a preparare cinture esplosive, sia pure dietro compensi mirabolanti”. Cefisi, che oltre che responsabile socialista per le questioni internazionali e componente dell'ufficio di presidenza del PSE è un esperto professionale di progetti umanitari, critica "l'atteggiamento davvero inquietante del governo, in particolare del ministro Frattini, che è sembrato in queste ore ‘scaricare’ i nostri concittadini, manifestando addirittura una teatrale preoccupazione per delle accuse poco verosimili. Un atteggiamento inaudito, che sembra venir meno al dovere istituzionale di tutelare dei lavoratori italiani all'estero e il buon esito dei loro progetti. Evidentemente – conclude Cefisi - perchè Emergency è organizzazione poco allineata". (+)
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